Ecobonus infissi: tutti gli incentivi per la sostituzione
Negli ultimi anni, l’attenzione nei confronti dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale è cresciuta esponenzialmente. La sostituzione degli infissi è divenuta, a tutti gli effetti, uno degli interventi di riqualificazione più comuni e convenienti per chi desidera migliorare l’isolamento termico e acustico della propria abitazione, con un conseguente risparmio energetico e aumento del comfort abitativo. Ma quali sono gli incentivi disponibili al 2025 per chi sceglie di rinnovare le finestre e i serramenti? Qual è il quadro normativo? E come muoversi tra burocrazia, adempimenti tecnici e sgravi fiscali? In questo articolo, analizzeremo nel dettaglio il tema dell’Ecobonus infissi e di tutti gli incentivi per la sostituzione, passando in rassegna i requisiti, le percentuali di detrazione, le procedure di comunicazione e i consigli pratici per fare la scelta giusta.
Indice dei contenuti
Perché la sostituzione degli infissi è così importante
Prima di addentrarci nelle agevolazioni fiscali, vale la pena spendere qualche parola sui vantaggi reali che si ottengono sostituendo gli infissi di casa:
- Isolamento termico: Gli infissi di vecchia generazione, spesso in legno o in alluminio non a taglio termico, lasciano passare aria e dispersioni di calore. Sostituirli con modelli più performanti (PVC, legno-alluminio, alluminio a taglio termico, ecc.) garantisce un migliore isolamento termico, con una sensibile riduzione delle bollette per riscaldamento d’inverno e condizionamento d’estate.
- Isolamento acustico: I nuovi serramenti offrono anche una miglior protezione dai rumori esterni. Vivere in un ambiente domestico più silenzioso e confortevole rappresenta un beneficio notevole, soprattutto in aree urbane o zone trafficate.
- Benessere abitativo: Infissi di qualità, con guarnizioni efficaci e un montaggio a regola d’arte, aiutano a mantenere una temperatura interna più stabile e a ridurre l’insorgenza di muffe o umidità.
- Valorizzazione dell’immobile: Un’abitazione con serramenti di ultima generazione acquisisce un valore di mercato più alto, poiché migliora la classe energetica complessiva dell’edificio.
- Rispetto delle normative in tema di efficienza energetica: In un contesto in cui le direttive europee impongono obiettivi sempre più ambiziosi di riduzione delle emissioni di CO₂, la scelta di sostituire gli infissi rappresenta un passo concreto verso la sostenibilità, spesso agevolato da norme statali e regionali.
Il contesto normativo: come siamo arrivati al 2025
Fino a pochi anni fa, in Italia si è parlato molto del Superbonus 110%, un’agevolazione straordinaria che permetteva di recuperare il 110% delle spese sostenute per determinati interventi di efficientamento energetico e adeguamento antisismico. Questo strumento, introdotto in maniera massiccia tra il 2020 e il 2022, si è rivelato vincente sotto alcuni aspetti (molte famiglie hanno potuto rinnovare profondamente i propri immobili), ma ha anche incontrato notevoli problemi amministrativi e di gestione finanziaria, specialmente in relazione alla cessione del credito e allo sconto in fattura.
Con il passare del tempo e i successivi interventi legislativi, la percentuale del Superbonus è stata ridotta e, di fatto, dal 2024 il Superbonus così come lo conoscevamo non esiste più. È rimasta, però, la possibilità di usufruire di incentivi “standard” per la sostituzione degli infissi, principalmente attraverso l’Ecobonus e il Bonus ristrutturazioni, che nel 2025 sono regolati dalla Legge di Bilancio 2025 e dai decreti attuativi in materia di efficienza energetica.
Ecobonus: l’erede naturale del Superbonus
L’Ecobonus è un’agevolazione già presente da diversi anni prima dell’avvento del Superbonus 110%. Prevede detrazioni fiscali che oscillano generalmente tra il 50% e il 65% delle spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica. Rispetto al Superbonus, l’Ecobonus non richiede di effettuare lavori “trainanti” (come il cappotto termico o la sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale) per poter accedere alle detrazioni, rendendolo più semplice e immediato per chi vuole cambiare solo gli infissi.
Bonus ristrutturazioni: un’opzione complementare
Oltre all’Ecobonus, nel 2025 rimane operativo anche il Bonus ristrutturazioni, che offre una detrazione del 50% sulle spese sostenute per interventi di manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia o restauro e risanamento conservativo. Nel caso della sostituzione degli infissi, il Bonus ristrutturazioni può essere una valida alternativa, soprattutto se l’intervento viene inserito in un più ampio progetto di ristrutturazione dell’immobile (ad esempio, rifacimento del bagno, realizzazione di nuovi impianti, e così via).
Ecobonus infissi: tutti i dettagli per la sostituzione
Vediamo ora nel dettaglio come funziona l’Ecobonus per la sostituzione degli infissi nel 2025. Le principali caratteristiche sono:
- Aliquota di detrazione: Di norma, l’Ecobonus per la sostituzione degli infissi prevede una detrazione del 50%. Tuttavia, l’aliquota può salire al 65% se la sostituzione degli infissi si inserisce in un più ampio intervento di efficientamento energetico che coinvolga, ad esempio, la realizzazione di un cappotto termico o la sostituzione completa della caldaia con una a condensazione o una pompa di calore.
- Tetto di spesa: La Legge di Bilancio 2025 conferma un tetto massimo di spesa che può variare di anno in anno. È importante verificare le soglie indicate dall’Agenzia delle Entrate per capire fino a che importo è possibile detrarre il 50% (o il 65%). Solitamente, per la sostituzione degli infissi, questo tetto non supera i 60.000 euro all’interno del complessivo massimale per gli interventi di riqualificazione energetica, ma i valori precisi vanno sempre controllati in base alle disposizioni annuali.
- Valori di trasmittanza termica: Per accedere alle detrazioni dell’Ecobonus, gli infissi sostituiti devono rispettare specifiche soglie di trasmittanza termica “Uw”, stabilite per zona climatica. L’obiettivo è garantire che il nuovo serramento contribuisca in modo significativo al risparmio energetico dell’edificio. Questa verifica va effettuata dal tecnico o dal produttore/fornitore.
- Modalità di pagamento: I pagamenti relativi ai lavori di sostituzione degli infissi devono essere effettuati con bonifico bancario o postale “parlante”, ovvero uno strumento che consenta di indicare nella causale il riferimento normativo (ad esempio, “spesa per ristrutturazione edilizia” o “spesa per riqualificazione energetica”), il codice fiscale del beneficiario della detrazione e la partita IVA (o codice fiscale) dell’azienda che esegue i lavori.
- Documentazione ENEA: Entro 90 giorni dalla data di fine dei lavori, occorre trasmettere la documentazione necessaria all’ENEA, l’Agenzia preposta alla raccolta e al monitoraggio dei dati sugli interventi di efficienza energetica. La comunicazione ENEA è obbligatoria per non perdere il diritto alle detrazioni.
Bonus ristrutturazioni 2025: quando conviene usarlo?
Il Bonus ristrutturazioni si configura come un’altra opportunità per chi intende sostituire gli infissi, offrendo una detrazione del 50% su un massimale di spesa stabilito ogni anno dalla Legge di Bilancio (solitamente 96.000 euro per unità immobiliare se l’intervento è di ristrutturazione edilizia più ampia).
Il Bonus ristrutturazioni può risultare conveniente se:
- La sostituzione degli infissi fa parte di un progetto più ampio di ristrutturazione, che comprende interventi di manutenzione straordinaria o restauro conservativo.
- Non si desidera (o non si riesce) ad accedere all’Ecobonus per motivi tecnici (ad esempio, non si raggiungono i requisiti di trasmittanza necessari).
Da notare, però, che il Bonus ristrutturazioni non richiede necessariamente il raggiungimento di determinati standard di efficienza energetica, ma di conseguenza offre solo una detrazione standard al 50%. Inoltre, per il Bonus ristrutturazioni non è prevista la comunicazione ENEA obbligatoria, a meno che gli interventi siano finalizzati al risparmio energetico. Sarà invece indispensabile seguire le linee guida dell’Agenzia delle Entrate su come compilare il bonifico parlante e indicare la spesa in dichiarazione dei redditi.
Requisiti tecnici e certificazioni: cosa non bisogna trascurare
Che si scelga l’Ecobonus o il Bonus ristrutturazioni, alcuni elementi di carattere tecnico e documentale sono indispensabili:
- Certificazioni dei serramenti: Gli infissi nuovi devono essere corredati di tutta la documentazione che ne attesti la conformità ai requisiti di legge (marchio CE, valore di trasmittanza termica, isolamento acustico, resistenza al vento e all’acqua, ecc.). È fondamentale, inoltre, conservare queste certificazioni per un eventuale controllo da parte degli enti preposti.
- Installazione a regola d’arte: Anche il miglior infisso, se non installato correttamente, perde gran parte della sua efficacia. La posa in opera deve essere effettuata da professionisti esperti, preferibilmente secondo schemi e sistemi di montaggio certificati (ad esempio, posa in opera qualificata seguendo i criteri di posa clima). Si evitano così ponti termici, infiltrazioni d’acqua e spifferi d’aria che vanificano l’investimento.
- Asseverazione di un tecnico: In molti casi, per l’Ecobonus è necessario un tecnico abilitato (ingegnere, architetto o geometra) che asseveri il rispetto dei requisiti necessari, soprattutto quando si desidera una percentuale di detrazione più alta (ad esempio il 65%).
- Comunicazione ENEA: Come già ricordato, è un passaggio obbligatorio per la concessione delle detrazioni legate a interventi di efficientamento energetico. La mancata presentazione della documentazione nei tempi e nelle modalità previste annulla il diritto alla detrazione.
Cessione del credito e sconto in fattura: la situazione al 2025
Un aspetto che ha reso l’Ecobonus e il precedente Superbonus 110% particolarmente appetibili era la possibilità di cedere il credito fiscale maturato a terzi (istituti bancari, assicurazioni, ecc.) o usufruire di uno sconto immediato in fattura da parte dell’azienda fornitrice. Tuttavia, dal 2024 e ancora di più nel 2025, queste opzioni sono molto più restrittive:
- Cessione del credito: Le banche e gli istituti finanziari si sono fatti più cauti nel recepire i crediti, per via di una serie di complicazioni burocratiche e dei massimali di compensazione. Ottenere la cessione non è impossibile, ma si richiede un’istruttoria più complessa e spesso è riservata ai progetti più rilevanti o a particolari categorie di contribuenti.
- Sconto in fattura: Molte imprese di serramenti hanno ridotto o eliminato la possibilità di offrire lo sconto in fattura, poiché ciò comporta il caricarsi di un credito fiscale che non sempre riescono a compensare agevolmente. In alcuni casi, lo sconto in fattura è disponibile, ma a condizioni economiche meno vantaggiose per il cliente (ad esempio, con una riduzione minore dell’importo dei lavori o con vincoli stringenti).
Prima di scegliere la cessione del credito o lo sconto in fattura, è consigliabile rivolgersi a un commercialista o a un CAF per valutare la fattibilità e confrontare i costi/benefici rispetto alla più tradizionale detrazione in dichiarazione dei redditi.
Procedura passo-passo per ottenere gli incentivi
Per ottenere l’Ecobonus o il Bonus ristrutturazioni al fine di sostituire gli infissi, è opportuno seguire un iter ben preciso:
- Valutazione iniziale dell’intervento:
Verificare lo stato degli infissi esistenti e le esigenze dell’abitazione.
Consultare un tecnico (ingegnere, architetto o geometra) per capire se i valori di trasmittanza termica desiderati sono raggiungibili e quali tipologie di serramenti risultano più idonee. - Preventivi e scelta dell’azienda:
Richiedere più preventivi a ditte specializzate.
Controllare che il fornitore possa garantire materiali certificati, posa in opera qualificata e supporto nella raccolta della documentazione necessaria. - Decisione sull’incentivo:
Valutare se optare per l’Ecobonus (50% o 65%) o per il Bonus ristrutturazioni (50%).
Verificare la capienza IRPEF propria e della famiglia (se i lavori saranno a nome di più soggetti).
In caso di cessione del credito o sconto in fattura, assicurarsi che l’azienda sia disposta a praticarlo e che la banca o l’intermediario finanziario accetti la cessione. - Esecuzione dei lavori:
Programmare la sostituzione degli infissi e assicurarsi che la posa in opera rispetti i criteri tecnici e qualitativi previsti.
Conservare i documenti di trasporto, le fatture e le schede tecniche dei serramenti. - Pagamento con bonifico parlante:
Assicurarsi di utilizzare il bonifico parlante con tutti i riferimenti corretti (nella causale: normativa di riferimento, codice fiscale del beneficiario, partita IVA dell’impresa).
Senza il bonifico parlante, si rischia di perdere il diritto alla detrazione. - Comunicazione ENEA (per Ecobonus):
Entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori, inviare all’ENEA la documentazione richiesta (dati anagrafici, schede tecniche infissi, asseverazione del tecnico, attestazione di prestazione energetica, ecc.).
Ricevuta la conferma di invio, conservare la documentazione per almeno 10 anni. - Dichiarazione dei redditi:
Inserire la spesa detraibile nel modello 730 o Redditi PF dell’anno successivo, secondo le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate.
Come scegliere i migliori infissi
La decisione sulla tipologia di infissi non riguarda soltanto la questione estetica; occorre tenere conto di diversi aspetti tecnici:
- Materiale:
PVC: Buon rapporto qualità-prezzo, ottimo isolante termico e facile manutenzione.
Legno: Esteticamente pregiato, ecologico, ma richiede manutenzione periodica.
Alluminio a taglio termico: Resistente e leggero, ma necessita di un taglio termico (inserto isolante fra i profili) per evitare la conducibilità tipica dell’alluminio.
Ibridi (legno-alluminio, PVC-alluminio): Sfruttano le proprietà isolanti e l’estetica del legno insieme alla resistenza dell’alluminio. - Vetri basso-emissivi:
Permettono di ridurre le dispersioni di calore in inverno e di respingere parte dell’irraggiamento solare in estate.
È importante controllare il valore di trasmittanza termica del vetro (Ug) e valutare la presenza di gas isolanti (argon o kripton) nelle camere interne. - Guarnizioni e ferramenta:
Guarnizioni multiple e materiali di qualità aiutano a prevenire spifferi, infiltrazioni di acqua e rumori esterni.
La ferramenta determina la fluidità di apertura e la resistenza antieffrazione dell’infisso. - Posa in opera certificata:
Anche i migliori infissi risultano inefficaci se non installati correttamente. Una posa certificata significa sigillare correttamente giunti, stipiti e controtelai, evitando la formazione di ponti termici.
Vantaggi economici e ambientali
Dopo una panoramica così dettagliata, può essere utile ricapitolare i benefici tangibili che si ottengono sostituendo gli infissi con il supporto dell’Ecobonus o del Bonus ristrutturazioni:
- Risparmio sulle bollette: L’installazione di serramenti performanti riduce le dispersioni termiche e, di conseguenza, i costi di riscaldamento e raffrescamento. Questo risparmio si amplifica nel lungo periodo, rendendo l’intervento economicamente vantaggioso.
- Vantaggi fiscali: Grazie alle detrazioni, una parte consistente (dal 50% al 65%) del costo di sostituzione viene recuperata nel corso di più anni tramite lo sconto IRPEF in dichiarazione dei redditi.
- Miglioramento del comfort: Un migliore isolamento termico e acustico rende la casa più confortevole, valorizzando la qualità della vita al suo interno.
- Contributo alla sostenibilità ambientale: Ridurre i consumi energetici equivale a diminuire le emissioni di anidride carbonica e proteggere l’ambiente. L’uso di materiali ecocompatibili e la scelta di vetri basso-emissivi contribuiscono a uno stile di vita più sostenibile.
- Aumento del valore dell’immobile: Sul mercato immobiliare, gli edifici dotati di buone prestazioni energetiche hanno una marcia in più e possono essere venduti o affittati a prezzi più elevati.
Conclusioni
La sostituzione degli infissi rappresenta, nel 2025, uno degli interventi più efficaci e gettonati per migliorare l’efficienza energetica di un’abitazione. Il Superbonus 110% – che in passato aveva fatto da propulsore a numerose ristrutturazioni – è ormai superato, ma rimangono valide e interessanti le opzioni dell’Ecobonus (con detrazioni dal 50% al 65%) e del Bonus ristrutturazioni (50%). Entrambi gli incentivi consentono di ridurre in modo significativo i costi di sostituzione degli infissi, a patto di rispettare alcune precise condizioni tecniche e burocratiche.
Nello specifico, l’Ecobonus richiede l’invio della comunicazione ENEA, il rispetto dei parametri di trasmittanza termica e l’utilizzo del bonifico parlante. Il Bonus ristrutturazioni, invece, può rivelarsi una scelta opportuna qualora si stiano eseguendo anche altri lavori di manutenzione straordinaria o restauro. Inoltre, la possibilità di cedere il credito o usufruire dello sconto in fattura risulta più limitata rispetto al passato, ma non del tutto esclusa, specialmente se si trova un istituto bancario o un’impresa disposta ad accogliere la richiesta.
Dal punto di vista pratico, prima di avviare i lavori, è sempre consigliabile consultare un tecnico specializzato per ottenere un quadro chiaro dei requisiti necessari e per compilare correttamente la documentazione. La scelta del fornitore e l’attenzione alla posa in opera rappresentano passaggi cruciali per ottenere un risultato di qualità: l’infisso più performante, se installato in modo inadeguato, rischia infatti di vanificare buona parte del beneficio atteso.
In sintesi, sostituire gli infissi nel 2025 significa intraprendere un percorso che unisce risparmio, comfort, sostenibilità ambientale e tutela dell’investimento immobiliare. Grazie all’Ecobonus e al Bonus ristrutturazioni, si può contare su un supporto fiscale che riduce l’esborso iniziale e permette di recuperare parte dell’investimento attraverso le detrazioni IRPEF. Inoltre, i nuovi standard costruttivi e le tecnologie disponibili sul mercato consentono di scegliere tra un’ampia gamma di materiali, finiture e prestazioni: dai tradizionali infissi in legno, ideali per contesti storici, agli innovativi sistemi in PVC o alluminio a taglio termico, perfetti per chi cerca la massima efficienza isolante con una manutenzione minima.
L’importante è informarsi, pianificare con cura ogni fase dell’intervento e affidarsi a professionisti competenti: solo così si potrà beneficiare appieno dei vantaggi offerti dall’Ecobonus infissi e dai bonus correlati, trasformando la propria abitazione in un ambiente più efficiente, moderno e confortevole, in linea con gli obiettivi di risparmio energetico e di attenzione all’ambiente che le normative del 2025 incoraggiano.
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